28/04/2025Le priorità di OpenAI sono cambiate?
Settimana scorsa, Sam Altman ha fatto un post su X dicendo che c’è stato un aggiornamento del modello GPT-4o.

E volevo fare una riflessione su questo…
Non tanto una riflessione legata a quello che cambia con questo aggiornamento ma più per analizzare la direzione che OpenAI sembra aver preso nel tempo. 🛣️
Facciamo un passo indietro.
OpenAI nasce nel 2015 come un’iniziativa senza scopo di lucro, che punta a sviluppare AI per il bene dell’umanità. 💡
Nel 2018, invece, annuncia la creazione di una nuova divisione dell’azienda, passando da una non-profit a una società a scopo di lucro limitato.
Questo anche per attirare nuovi investitori. 💸
A ottobre 2024, OpenAI ha ricevuto $6,6 miliardi di finanziamenti, raggiungendo una valutazione di $157 miliardi.
E di recente, ha raccolto $40 miliardi di nuovi investimenti.
Un accordo che potrebbe portare la società a una valutazione di $300 miliardi, trasformandola in una delle startup private con la valutazione più alta al mondo. 🤯

E questo era per darti una panoramica dello sviluppo della società nel tempo.
Torniamo al rilascio di settimana scorsa. 👈
Sam Altman ha annunciato questo aggiornamento del modello GPT-4o senza rilasciare troppe specifiche tecniche.
L’unica nota di rilascio legata all’aggiornamento è stata questa👇

Che non è troppo dettagliata. 👀
Insomma, è stato un aggiornamento molto silenzioso.
Ma non è sempre stato così.
Solitamente, quando ci sono nuovi rilasci o aggiornamenti vengono date documentazioni tecniche molto dettagliate. 📰
E qui potremmo iniziare a notare un cambio di strategia nel futuro di OpenAI.
Prima, la comunicazione era molto legata alla ricerca e al miglioramento dei modelli che stanno alla base di questi strumenti che ormai tutti utilizziamo.
Oggi, sembra che ci sia sempre di più una comunicazioneguidata dal prodotto.
Mi spiego meglio.
Ti faccio un esempio giusto per farti capire il concetto.
Immagina quando esce un nuovo iPhone. 📲
L’azienda potrebbe mostrarti grafici, numeri, confronti con i modelli vecchi.
Insomma, tante specifiche tecniche per convincerti che è il miglior telefono di sempre.
Adesso, invece, immagina che esca un nuovo iPhone, ma Apple ti dice solo:
“più veloce e più intuitivo”.
Ovviamente OpenAI e Apple operano in settori diversi, ma il parallelo riguarda il modo in cui presentano i loro prodotti: più orientato all’esperienza utente.
OpenAI sembra quindi adottare sempre più il modello di un’azienda di prodotti (come Apple), distaccandosi dal suo ruolo iniziale di laboratorio di ricerca.
Questo significa che OpenAI potrebbe iniziare a dare più importanza all’esperienza dell’utente piuttosto che alla trasparenza in sé. ⬅️
Disclaimer: questa è solo una considerazione che volevo fare, vedremo poi quale strategia effettivamente adotterà.
Insomma, se pensiamo alle Big Tech, sappiamo che fanno molto spesso aggiornamenti dietro le quinte anche senza comunicarli per massimizzare la fidelizzazione degli utenti.
Ma dato che parliamo di modelli di intelligenza artificiale, è molto importante la trasparenza in una fase iniziale come quella in cui ci troviamo ancora oggi. 🙌
Al momento, aziende come OpenAI o Anthropic hanno condiviso solo alcune parti del funzionamento dei loro modelli.
Ad esempio 👇
- Anthropic ha una “Costituzione” per i suoi modelli (spiega alcune regole di comportamento del modello).
- OpenAI ha una “Model Spec” che spiega le intenzioni dietro i modelli.

Pur continuando a pubblicare documenti come la Model Spec, OpenAI sembra limitare sempre di più i dettagli tecnici sugli aggiornamenti dei modelli, rispetto al passato.
Questo tipo di trasparenza è più limitato ma comunque utile. 🙌
L’importante è non arrivare all’estremo opposto.
Allo stesso tempo, ci sono molti laboratori e organizzazioni che stanno rilasciando modelli open weights che permettono di:
- Comprendere come funzionano i modelli
- Modificarli per le proprie esigenze
- Eseguirli localmente senza dipendere da API di terze parti
Alcuni esempi (tra i più conosciuti) sono: DeepSeek, Meta, Mistral AI etc…
OpenAI ha anche dichiarato, qualche settimana fa, di avere l’intenzione di rilasciare il suo primo modello “open” nei prossimi mesi. 👀

Ma questo forse perché ha iniziato a sentire la crescente pressione da parte di concorrenti, come il laboratorio cinese DeepSeek, che hanno un approccio “open”.
E la strategia si è dimostrata estremamente efficace per alcune aziende.
Meta, ad esempio, che ha investito molto nella famiglia di modelli open Llama, ha dichiarato a marzo che Llama ha superato 1 miliardo di download.
Nel frattempo, DeepSeek ha rapidamente raccolto una vasta base di utenti in tutto il mondo e ha attirato l’attenzione degli investitori locali.
È chiaro che big tech come OpenAI hanno risorse enormi e il mercato si gioca su più livelli.
Nonostante la crescente spinta dell’open-source, i modelli di OpenAI continuano ad essere tra i più avanzati in termini di performance e versatilità d’uso.
Quindi è da vedere quale strategia effettivamente adotterà OpenAI nel lungo termine.
Secondo te?
Quale approccio prevarrà?
I modelli proprietari o quelli open-source? 🤔
Giacomo Ciarlini - Head of Content & Education - Datapizza
Alexandru Cublesan - Media Manager & Creator - Datapizza