10/10/2023🍏 Apple è rimasta indietro sull’AI
Questa settimana il CEO di Apple Tim Cook ha parlato dell’AI e di come l’azienda si stia muovendo su questo settore.
Alcune punti su cui siamo tutti d’accordo:
- Siri è ferma al 2008 ed è l’assistente AI più “stupido”
- Apple non è solita lanciare prodotti in settori immaturi
- Ha una strategia cauta e che gode della sua posizione dominante
- Deve assolutamente fare qualcosa però!
Tim ha detto (ed è vero) che Apple in realtà integra sistemi intelligenti nei suoi prodotti da anni.
Ad esempio:
- Autocompletamento del testo
- Miglioramento delle foto / scene e object detection
- Archiviazione e catalogazione multimedia
- Uso di sistemi di ML per ottimizzare l’uso delle risorse hardware
Tuttavia, non si può dire che si stia muovendo ad alta velocità sull’AI generativa.
Al contrario dei competitors, che lanciano un assistente AI dopo l’altro (anche con risultati discutibili), sembra che Apple sia “ferma”.
Motivo per cui Tim ha ritenuto sensato dire “no hey, anche noi stiamo investendo in AI generativa!”
Ma come lo stanno facendo? Cosa annunceranno?
Come al solito, non è chiaro, Apple è piuttosto brava a mantenere segreti i suoi progetti R&D, ma è legittimo pensare che stiano pensando a un “upgrade” generativo per Siri, che ad oggi usa si la tecnologia generativa Transformer (reti neurali che producono testo e audio), ma probabilmente non usano tutte le ultime tecniche di addestramento di Large Language Models, alla base dei modelli AI generali come ChatGPT.
Mentre Amazon investe su Anthropic e pensa già a come aggiornare Alexa, non ci aspettiamo che Apple lanci un assistente AI prima della seconda metà del 2024, e se aspettasse il 2025 non ci stupirebbe.
D’altra parte la strategia di Apple è sempre stata quella di “arrivare dopo, ma essere certi del risultato”, ed è stato così in ogni ambito sia hardware che software.
Inoltre, l’immagine per Apple è tutto.
La potenza del suo brand deriva anche dall’aura di “perfezione” che ha faticosamente costruito negli ultimi 2 decenni, e non può permettersi che degli sticker AI generated di Supermario con il fucile rovinino tutto.
L’unico dubbio che rimane è se questa volta la medesima strategia non rischia di intrappolare Apple nella situazione in cui tutti gli utenti, anche sui suoi dispositivi, hanno già “scelto” il loro assistente AI preferito…
Staremo a vedere, osserviamo attentamente però: quando Apple fa qualcosa, in genere impone nuovi trend o scala “alle masse” le sue soluzioni, e lo fa piuttosto bene.
Per rimanere in tema (ma non troppo), questo mercoledì 11 ottobre terremo una live su LinkedIn e Youtube per parlare di Code Interpreter, un servizio di OpenAI che integra in ChatGPT la possibilità di valutare codice ed estrarre analisi da esso 🤯
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Il progetto Open Source
DocsGPT è una soluzione open source che semplifica il processo di ricerca di informazioni nella documentazione del progetto.
Grazie alla sua integrazione con i vari modelli GPT (ma non solo), gli sviluppatori possono facilmente fare domande su un progetto e ricevere risposte accurate.
Funziona in locale ed è piuttosto facile da installare. Da provare!
https://github.com/arc53/DocsGPT
Una lettura consigliata
Lettura super interessante sul futuro a breve termine dell’AI, dal nostro amato professore Ethan Mollick.
Parla di come lo stato attuale delle features dei modelli GPT possa far “intravedere” le future applicazioni, ma spiega come l’ombra delle potenzialità dell’AI generativa sia solo un assaggio dei mesi ed anni a venire.
Molto consigliato, come ogni volta che Ethan fa uscire un nuovo pezzo. https://www.oneusefulthing.org/p/the-shape-of-the-shadow-of-the-thing