14/11/2023 🤯 OpenAI ha cambiato di nuovo tutto

Bentornato su Commit, la newsletter dove cerchiamo di tenerti aggiornato sulle cose importanti del mondo AI e critichiamo i nomi di prodotto scelti dalle tech companies.

E si, GPTs è un nome orribile (qualcuno glielo dice?)

In questo numero parliamo - ovviamente - del Developer Day di OpenAI.

Quello che non troverai in questo numero è tutto quello che hanno annunciato, per quello puoi leggerti questo ottimo recap nel loro blog (Qua una versione ipercondensata).

Vorremmo invece fare una riflessione su OpenAI come azienda…

OpenAI come “consumer tech company… per caso”

Tutto inizia con Elon Musk pensa che l’unico modo per difendersi dai rischi dell’AI (dai quali è ossessionato) sia costruirla per primo… ci ricorda qualcosa?

Così insieme ad altri genietti nel 2015 fonda OpenAI come “centro di ricerca” per sviluppare l’AGI - Intelligenza Artificiale Generale.

Poi abbandonerà la nave, ma questo ci interessa meno…

Quello su cui vogliamo soffermarci è un altro punto:

Cosa vuol dire centro di ricerca?

Beh, il principale di scopo di un centro di ricerca è avanzare la conoscenza in un determinato ambito.

Tuttavia a guardare OpenAI sembra più una software company, no?

Beh, diciamo che lo sta diventando… in modo accidentale.

Secondo il Developer Day, ChatGPT ha:

  • 100 milioni di utenti attivi settimanali
  • 2 milioni di sviluppatori che usano le API
  • È usato dal 92% delle aziende Fortune 500

Ma quindi?

Quindi questo “centro di ricerca” si trova a distribuire uno dei software più usati al mondo!

Ma ricordiamoci, un centro di ricerca ha come output la conoscenza, non il software.

In genere accade poi che questa conoscenza venga strutturata in prodotti e applicazioni (anche software), ma non è il centro di ricerca che “va sul mercato” con le proprie scoperte, bensì le vende ad altri sotto forma di brevetto.

Tuttavia, dopo aver aver trovato la “best partnership in tech” con Microsoft, il “laboratorio di ricerca OpenAI” si è trasformato in qualcos’altro, di cui non abbiamo mai visto nulla di simile.

In questo senso, OpenAI si è trasformata in una “accidental consumer tech company”.

E si sta trovando davanti tutti i problemi del B2C:

E questo lo abbiamo notato nelle parole di Sam Altman:

“Anche se è un developer keynote, non resistiamo a comunicarvi i miglioramenti che abbiamo fatto a ChatGPT”.

Certo che non resisti, sei stato obbligato dal mercato a farli!

Ma quindi?

OpenAI è la più strana “creatura business” che abbiamo mai visto:

Un laboratorio di ricerca, che si trasforma in una consumer tech company, che però vuole “rimanere vicina ai developer”, e ha una partnership chiave con la più grande B2B company del pianeta, che è chiaramente intenzionata ad andare all in sulla conoscenza prodotta da “OpenAI laboratorio”.

Vediamo come si evolve!

Riguardo alle novità, siamo super curiosi di costruire con le nuove API a 128k di contesto (che significa che puoi mettere in input un libro di circa 300 pagine).

Anche le API di GPT-4 con Vision sono potenti. Su queste si possono costruire interi modelli di business.

Stiamo anche testando i “GPTs”, che chiaramente sono ancora un “prodotto giocattolo”, ma che ci permettono di avere uno sguardo sul futuro delle AI come agenti.

Probabilmente saranno la feature più overrated di tutto il keynote, quella che produrrà più demo su Twitter, e quella che farà sbagliare più investimenti alle aziende.

Vedremo.

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Un paper interessante

OpenAI ha lanciato la finestra di contesto a 128k tokens, è vero.. Ma bisogna stare attenti a pensare che sia sufficiente espandere la finestra di input per “risolvere magicamente tutti i problemi”.

Uno studio di estate 2023 suggerisce come gli LLM “si perdano” nel mezzo della finestra di contesto.

Greg Kamradt ha anche già fatto un breve studio empirico del fenomeno.

Link al paper 👇

Lost in the Middle: How Language Models Use Long Contexts

Una lettura consigliata

Ti consigliamo di leggere questo articolo di blog: Ai and the value of everything.

Spiega come potrebbe impattare l’AI sul capitalismo moderno, tramite una chiave di lettura che l’autore chiama “margin collapse”.

L’autore è un software engineer molto forte (Isaiah Taylor).

AI and the Value of Everything | Isaiah Taylor

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