05/09/2023 ⚔️ USA e Cina: la corsa alle armi nell’AI

La Cina apre le porte all’AI generativa: questo è davvero interessante.

Di recente Il gigante tech Alibaba ha recentemente rilasciato dei Large Language Models disponibili gratuitamente per le organizzazioni più piccole. Un passo importante, seguito anche dalle università cinesi.

Che modelli sono?

  • Questi modelli pre-addestrati, seppur di dimensioni più piccole rispetto ad altri modelli come LLaMa 2 di Meta, rappresentano un grosso passo avanti per la Cina, dove le restrizioni all'esportazione degli Stati Uniti hanno reso difficile ottenere chip per l'elaborazione dell'IA.
  • Questo perché questi modelli (più piccoli ed efficienti) fanno si che la Cina sia meno dipendente dalle scelte degli USA. Inoltre questa “direzione di ricerca” è considerata da molti promettente in quanto punta a una “specializzazione” dei modelli.
  • I modelli si chiamano Qwen-7B e Qwen-7B-Chat. Sono liberamente disponibili per gli utenti per “piccole organizzazioni”, ma le aziende o app con più di 100 milioni di utenti attivi mensili richiedono una licenza (non sono poche in Cina!)
  • Anche la Beijing Academy of Artificial Intelligence ha rivelato la sua famiglia di modelli open source Wu Dao 3.0. Gli sforzi congiunti tra big tech cinesi e università sono sempre più presenti.

Ma quindi?

Perché è importante questa notizia?

La Cina è notoriamente severa rispetto alla diffusione di informazioni “che non piacciono” al Partito Comunista, ma questo va in contraddizione con la tecnologia di AI Generativa.

Infatti l’AI generativa è “by design” poco controllabile, anche perchè non ne capiamo ancora bene il funzionamento interno (The Explainability Problem).

Un altro problema è che l’output delle AI generative non è deterministico, ovvero a ogni esecuzione puoi ottenere risultati differenti (anche a parità di “input” - l’input è detto anche il prompt).

Questo significa che la Cina non potrà mai “censurare” definitivamente una AI generativa, o almeno sembra improbabile con le attuali architetture AI (Transformer) e metodi di addestramento (RLFH).

Tuttavia, anche se ci sono dei rischi a rilasciare questi modelli “in the wild”, evidentemente a Pechino si è pensato che il costo opportunità di non competere con gli USA fosse troppo alto.

Ricordiamoci che anche se in Occidente non se ne è parlato molto, la sconfitta del campione mondiale di Go nel 2016 ha fatto “svegliare” la Cina sul fronte AI.

Da allora ha programmato un piano per diventare leader nell’AI entro il 2030.

Secondo noi?

Onestamente pensiamo che la Cina non sarà in grado di competere con gli USA, visti i grossi limiti “democratici” del paese. L’AI generativa non sarà mai controllabile al 100%, proprio perché si tratta di modelli statistici non deterministici, e questo li rende “inadatti” al controllo granulare.

Inoltre la carenza di chip e la stretta sempre più ferrea degli USA su questa tecnologia potrebbe fare da ulteriore “limitatore” alla Cina.

Tuttavia, sugli altri fronti AI (non generativa), la Cina è già fortemente competitiva. I suoi algoritmi di Computer Vision riescono a distinguere tra decine di milioni di cittadini nella stessa città!

Rimaniamo in attenta osservazione: pensiamo che l’AI sarà al centro delle tensioni geopolitiche del prossimo decennio, e questo ha implicazioni vaste e ramificate.

Altre news interessanti

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Il progetto Open Source

Questa settimana ti lasciamo la repo di Microsoft Guidance, che ti aiuta a “controllare” il comportamento delle applicazioni di AI generativa (o almeno, ci si prova).

Ti permette di concatenare più “prompt” tra di loro, creando strutture e templates riutilizzabili che usano le best practices della programmazione di Large Language Models.

Inoltre:

  • Sintassi semplice e intuitiva, basata sul templating di Handlebars.
  • Funzionalità di “multipli step”, selezione condizionale, uso di strumenti, ecc.
  • Funzionamento simile a un playground nei notebook Jupyter/VSCode.
  • Supporto per modelli di chat basati su ruoli (ad es., ChatGPT).

https://github.com/guidance-ai/guidance

Il libro della settimana

Scritto dall’ex CEO di Google China, esamina la “corsa alle armi” tra USA e Cina nel campo dell’Intelligenza Artificiale. Spiega come la sconfitta del campione mondiale di Go da parte di AlphaGo (Deepmind) abbia “innescato” un piano cinquantennale della Cina per dominare in questo campo.

Il libro ha un taglio fortemente geopolitico e l’autore allude al fatto che l’AI sarà il fulcro dello scontro USA e Cina nei prossimi decenni.

Super super consigliato!

https://www.amazon.com/AI-Superpowers-China-Silicon-Valley/